Nel 2019,  alla presentazione dell'opera, fu annunciato che  i lavori si sarebbero conclusi entro due anni. Ora invece, a distanza di ben quattro anni da  quella che era stata definita la costruzione della  “scuola del territorio” di Mogoro, appare già una incompiuta. Lo spettacolo che si presenta nei pressi del cantiere all'esterno dell'ex istituto per Ragionieri è poco gradevole.

Non si vede da tempo la presenza della ditta  appaltatrice e tutt’attorno regna l’incuria. Insieme ai  materiali da costruzione, ponteggi e reti da cantiere,  ci sono cumuli di terra, detriti,  sporcizia ed  erbacce,  che non danno certo una buona immagine. Il progetto, nasceva  nell’ambito di Iscol@, il piano straordinario per l’edilizia scolastica promosso dalla Regione, con i Comuni dell’Unione parte Montis, che avevano   deciso di sviluppare insieme un progetto di sviluppo incentrato sull’istruzione, sulla cultura e sulla conoscenza. L’investimento, che comprende il conto termico, ammonta a oltre 6 milioni di euro e i lavori, per il nuovo polo scolastico dovevano concludersi, come detto entro il 2021. 

Il sindaco Donato Cau, eletto a fine 2020,  si  è ritrovato in mano una bella gratta da pelare.  «È una situazione che ormai sta andando avanti oltre il limite della decenza»,  ammette il primo cittadino, «ritengo  opportuno  che tutti gli organismi coinvolti si prodighino affinché la situazione possa essere risolta nel minor tempo possibile. Questo immobilismo», sottolinea Cau, «non fa altro che danneggiare gli interessi del paese e del territorio», 

Il presidente dell’Unione dei Comuni Parte Mointis e sindaco di Pompu Moreno Atzeni, spiega  il perché  di questa situazione. «I lavori sono in ritardo a causa di tutte le problematiche che ben  conosciamo»,  evidenzia Atzei, «con il Covid che da marzo 2020 a settembre 2022 ha bloccato ogni cosa. Bisogna poi considerare l’innalzamento dei prezzi con la normativa nazionale che prevede, da gennaio 2021, la necessità di  un loro adeguamento  che ha comportato la  rivisitazione progettuale tutt’ora in corso. Aggiungiamo poi  la difficoltà  da parte di tutto il comparto dell’edilizia a trovare manodopera».

Per lo stesso progetto, precisa il presidente, «sono ripresi i  lavori a Masullas in continuità dalla revisione prezzi, e a stretto giro riprenderanno a Gonnostramatza per concludere questa struttura nel più breve tempo possibile».

 A Mogoro insomma,  ci sarà da aspettare per avere  la scuola di eccellenza sognata dal territorio al servizio  di una  popolazione di circa 7000 abitanti,  dei Comuni di Mogoro, Masullas,  Pompu Gonnostramatza e Simala.

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