La situazione è sempre di massima allerta ma nella notte appena trascorsa le precipitazioni sono diminuite drasticamente in quasi tutto l'Oristanese, risparmiando soprattutto le zone critiche da bollino rosso, come il Terralbese, il Grighine e la zona a est del capoluogo.

Pochi gli episodi che hanno coinvolto cose e persone e per i quali si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco. Solo qualche sporadico allagamento di scantinati e garage.

In totale i pompieri hanno effettuato in due giorni oltre 50 interventi. Il fiume Tirso, il Flumineddu e il Rio Mogoro sono sotto costante monitoraggio soprattutto nella golena dove si è riversata la maggior parte di acqua rilasciata sul Tirso dalla diga di Santa Vittoria (Zerfaliu) e Pranu Antoni (Busachi).

Impossibile per ora tracciare un bilancio dei danni che ha colpito in particolare l'agricoltura. Ci sono state decine di aziende invase dall'acqua, alcune rimaste isolate per diverse ore, con campi coltivati e produzioni compromesse.

Il presidente della Coldiretti Giovanni Murru ha confermato che i danni maggiori riguardano le produzioni di pomodoro e di grano. Questa mattina in Prefettura si è riunito sotto la presidenza del prefetto Giuseppe Guetta il Centro di coordinamento rischi, con l'obiettivo di fare il punto della situazione e tracciare il primo bilancio dei danni.

Elia Sanna

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COMUNI PRONTI AD AFFRONTARE L'EMERGENZA:

LE RASSICURAZIONI NEL SERVIZIO DEL TG:

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LA DENUNCIA DEL SINDACO DI SEDILO:

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