Le razioni sono tante e continuano senza sosta. Ieri sulla sospensione della maestra di San Vero Milis sono intervenuti i deputati sardi Francesco Mura e Ugo Cappellacci.

Oggi invece si è fatta sentire anche l’europarlamentare Francesca Donato: «La cosa più grave di questa vicenda è che la maestra è stata praticamente trattata come la sua collega di Castelvetrano che intratteneva rapporti e ha favorito il boss mafioso Matteo Messina Denaro. È un fatto inaudito e gravissimo che impone al Ministero dell’Istruzione e del Merito un intervento rapido e risolutivo». 

La deputata europea eletta nella circoscrizione Sicilia-Sardegna è un fiume in piena: «Il provvedimento emesso contro Marisa Francescangeli deve essere ritirato perché evidentemente privo di fondamento. Nessun tipo di censura - continua l’eurodeputata - può essere applicata ad un’insegnante che fa recitare delle preghiere in classe: è una questione di libertà religiosa che va garantita in ogni ambito. Essere credenti e insegnare la religione cattolica non può essere considerato un crimine o un fatto censurabile con provvedimenti disciplinari, soprattutto in un contesto scolastico dove ormai viene ritenuto accettabile essere intrattenuti da drag queen e  propagandare altri tipi di ideologie alquanto inadeguate all’infanzia».

Per Donato inoltre «il subbuglio creato deve imporre al ministro Valditara un intervento sulla gestione della vicenda da parte della dirigenza dell’Ufficio scolastico provinciale di Oristano e del dirigente scolastico della scuola primaria di San Vero Milis. Per quanto mi riguarda andrebbero rimossi alla velocità della luce». 

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