Lacrime e commozione alla cerimonia di intitolazione dell’area sportiva del liceo Scientifico Mariano IV a Riccardo Ortu. Lo studente modello di  Oristano, del corso di Scienze motorie, è prematuramente scomparso lo scorso anno a soli 18 anni a causa di un male incurabile.

La dirigente scolastica Donatella Arzedi ha anche annunciato che sono in corso le pratiche con il ministero per assegnare a Riccardo il Diploma. Insieme alla sua classe al completo e a tutti i docenti, c’era una numerosa rappresentanza di tutte le classi dell’Istituto, uno dei più numerosi del capoluogo. Alle 12 in punto, al suono della campanella, studenti, insegnanti e i familiari di Riccardo hanno preso parte alla commemorazione svoltasi nell’atrio del Mariano IV.

“A te che non ti sei mai arreso e sei stato esempio per noi tutti. Studente e sportivo modello”. È la frase scritta sulla targa apposta nell’area sportiva della scuola che ora porta il suo nome. Un lungo applauso ha accompagnato il momento nel quale la dirigente Arzedi e il padre del giovane, Antonello, docente dello stesso Liceo, hanno scoperto la targa.

La targa (foto Sanna)
La targa (foto Sanna)
La targa (foto Sanna)

Valentina, una compagna di classe, a stento, nel suo intervento, è riuscita a ricordare Riccardo: “Mi sentivo in dovere di dire qualche parola per Ricky - dice con le lacrime agli occhi – se potessi descriverlo userei solo tre parole: cervello, corpo e cuore. Cervello perché era una persona talmente intelligente che capiva tutto e risolveva anche i nostri problemi. Corpo perché era sempre una persona in movimento grazie alla passione per tutti gli sport, e cuore perché era sempre pronto ad ascoltarci, aiutarci e consolarci in ogni momento”.

Toccanti le parole del suo insegnante di Scienze motorie Marco Meletti, e delle docenti di Scienze Maria Sedda e di Musica Rita Tore (Musica).  

Ha voluto prendere la parola anche il padre di Riccardo che da 35 anni insegna allo Scientifico: “Ci ha insegnato ad essere determinati, a non mollare mai e affrontare le difficoltà della vita. La scuola era la sua vita, non pensava alla sua salute, non si è mai tirato indietro nemmeno  quando faceva la terapia e le visite, confidava di guarire. Poi  gli è mancata la volontà”.

 “Un’iniziativa voluta da tutti noi - dice Donatella Arzedi - abbiamo conosciuto Riccardo e ne abbiamo apprezzato le doti umane e le indiscusse qualità di studente modello. Questa targa lo ricorderà in futuro”. Simona Piras, la madre del 18enne, ha chiuso la commemorazione ringraziando tutti per aver voluto bene a Riccardo.

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