La Giunta comunale di Curcuris ha detto "no" ai rimborsi forfettari per aumentare lo stipendio di sindaco e assessori comunali. È stata una legge regionale del 2016 sul riordino del sistema delle autonomie locali e un successivo regolamento dello scorso febbraio a consentire un aumento del 50 per cento delle indennità mensile di sindaco, vicesindaco e assessori.

La Regione ha però lasciato facoltà a ogni municipio se decidere di applicare questo aumento o meno sotto la somma di rimborsi forfettari. La Giunta comunale di Curcuris ha deliberato all'unanimità "di rinunciare per la durata del corrente mandato amministrativo ai rimborsi forfettari a beneficio di sindaco e assessori, istituiti dalla Regione".

Il sindaco Massimo Pilloni ha spiegato: "Le somme per l'aumento dei nostri stipendi sarebbero state sottratte al fondo unico. Dunque al fondo che copre servizi importanti per i nostri cittadini, ma consente anche di finanziare progetti e iniziative per tutta la nostra comunità. La nostra è sicuramente una piccola goccia nel mare, ma abbiamo voluto dare un segnale forte, partito dal nostro piccolo municipio. In questo momento c'è bisogno anche di scelte e segnali come questo. Sarebbe stato errato utilizzare per aumentare i nostri stipendi somme che finanziano attività sociali, progetti per gli anziani e le persone sole".

Il primo cittadino ha concluso: "Per me fare il sindaco e l'assessore non è una professione, ma una missione, soprattutto in un momento storico come questo. Nessuno deve pensare di poterlo fare per un tornaconto personale".
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