La Assl di Oristano parla di riorganizzazione del laboratorio analisi del San Martino ma per il sindacato e l'Ordine dei medici si sta smantellando un altro pezzo di sanità del presidio oristanese.

In una nota la direzione sanitaria ha annunciato che dal 1° marzo l'attività del laboratorio di analisi dell'ospedale per gli utenti esterni (non ricoverati in ospedale) sarà limitata a un numero di accessi pari a 50 al giorno per Oristano, Ales, Terralba, Mogoro, Laconi e Villa Sant'Antonio, con priorità per le prestazioni urgenti, gli utenti inseriti nei programmi di assistenza domiciliare e quelli della casa circondariale di Massama.

Altri 50 per Ghilarza, Samugheo, Cuglieri, Busachi e Bosa.

"La riorganizzazione del servizio e il contingentamento degli accessi esterni sono stati disposti - precisa la nota - dal direttore del laboratorio analisi dell'Ats-Assl Oristano Roberto Irde al fine di garantire standard ottimali nella qualità dei referti di laboratorio in relazione alle unità di personale medico e biologo attualmente operativi e in considerazione della priorità del Servizio, che ha come sua principale missione quella di fornire diagnosi di laboratorio per gli utenti ricoverati nei reparti di degenza dei tre ospedali di Oristano, Bosa e Ghilarza".

I motivi sono legati alla carenza di medici e tecnici da qui la necessità di ridurre le prestazioni. Per il segretario provinciale del Cimo Giampiero Sulis si tratta dell'ennesimo taglio della sanità locale che andrà ad incidere sulle prestazioni e sugli utenti. Analisi condivisa dal presidente dell'ordine dei medici Antonio Sulis che conferma quanto annunciato da anni che si vuole smantellare il San Martino.

Ogni anno il laboratorio effettua 1 milione e 800mila analisi, 400mila delle quali relative a Bosa e Ghilarza.

Il direttore dell'Assl-Ats Mariano Meloni spiega di aver chiesto da oltre un anno all'Ats il personale necessario per garantire il servizio del laboratorio. A Oristano sono tre i laboratori privati che dovranno farsi carico degli utenti che non potranno più utilizzare il laboratorio dell'ospedale dal prossimo 1 marzo: il Cam, Melis e Ponti e la Clinica Madonna del Rimedio.

Meloni ha annunciato che esiste un fondo che consentirà, in parte, di supplire al superamento del budget per i privati. In soldoni, molti utenti già da ora dovranno pagarsi di tasca la prestazione interamente senza poter usufruire del ticket.
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