Sono passati più di due anni dalla settimana che trasformò il Montiferru in un inferno. Il tempo trascorso, anziché alleviare le ferite, ha scritto la parola fine per la vita di tante aziende agricole. Altre, pur di non fallire, hanno contratto pesanti debiti. Colpa anche, se non soprattutto, dei ristori mancati.  Adesso l’iter per la ricezione degli indennizzi potrebbe essere a una svolta.

«Solo oggi la Regione», spiega Coldiretti Oristano, «ha approvato la delibera che dà il via libera alla delimitazione effettuata dall’agenzia Laore (lo scorso 11 aprile) dei territori nei quali è stata accertata una riduzione del potenziale produttivo agricolo oltre il 30% sbloccando, di fatto, il procedimento per ripartire i 2,5 milioni di euro stanziati come indennizzi alle aziende e per ricostituire le strutture agricole danneggiate dall’evento». 

In particolare, le aziende del settore olivicolo e delle altre colture arboree frutticole riceverebbero un massimo di 1548 euro per ettaro, mentre quelle del comparto vitivinicolo sino a 8474 euro all’ettaro.

Uno step importante, ma che arriva con tempistiche che non possono far sorridere del tutto: «Pur soddisfatti del passo avanti», sottolineano il presidente e direttore di Coldiretti Oristano, Paolo Corrias ed Emanuele Spanò, «segnaliamo ancora una volta quanto i ritardi dell’azione amministrativa e politica incidano negativamente sulla vita stessa delle nostre imprese: gli incendi si sono verificati tra il 23 e il 30 luglio 2021 e solo una parte dei ristori sono realmente arrivati alle aziende di settore negli anni passati, mentre altre risorse altrettanto importanti ancora stentano ad arrivare. Seppur importante», concludono, «non basta la solidarietà che è arrivata in questi anni dal territorio per permettere alle aziende di riprendersi da quei gravi danni subiti, ci attendiamo che finalmente cresca l’efficienza della mano pubblica fondamentale per sostenere le nostre realtà locali».

(Unioneonline/L.Ne.)

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