La proroga di tre mesi in regime di esenzione concessa dalla Regione ai laboratori e agli ambulatori medici scadrà il prossimo 31 marzo, ma molte strutture convenzionate hanno già terminato il budget a disposizione. In soldoni, tantissimi pazienti che in questi giorni si stanno rivolgendo ai privati sono costretti a pagare interamente la prestazione benché in regime di esenzione.

In alternativa sono costretti a lunghe file d'attesa negli ambulatori pubblici per effettuare visite ed esami. Un intervento immediato alla Regione è stato sollecitato dall'Ordine dei medici di Oristano e dagli stessi responsabili dei laboratori convenzionati.

Non solo, l'argomento, che interessa migliaia di utenti, è stato portato ora all'attenzione dell'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu e del commissario straordinario dell'Ats Massimo Temussi, dal consigliere regionale Emanuele Cera.

"La convenzione in proroga scadrà tra alcune settimane - ricorda Emanuele Cera - i pazienti che si rivolgeranno ai laboratori privati convenzionati con l'Ats saranno costretti a sostenere in toto la spesa a proprio carico oppure dovranno attendere mesi per usufruire del servizio sanitario. Chiediamo che vengano tempestivamente rinnovati i contratti in scadenza il prossimo 31 marzo, ma soprattutto che vengano adeguati i budget assegnati, oramai divenuti insufficienti rispetto al fabbisogno attuale".

L'Ordine dei medici di Oristano, attraverso il suo presidente Antonio Sulis, chiede che la Regione avvii un tavolo di confronto per poter rivedere i budget e sanare questa anomalia che va avanti da troppo tempo. Molti laboratori privati e studi medici convenzionati hanno ultimato il budget dal mese scorso. "I contratti di convenzione sono scaduti a dicembre - ricorda il radiologo Francesco Fiorini - con proroga di tre mesi. Ma le richieste sono tante e abbiamo già esaurito il budget".
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