Conto alla rovescia a Cabras per la  visita di monsignor László Kerekes, Vescovo ausiliare di Alba Iulia (Romania), nonché titolare di Tharros. Si tratta di un evento molto importante non solo per la comunità, ma anche per l’Arcidiocesi di Oristano. Appuntamento per domenica 23 luglio.

“Una Chiesa e una comunità che trovano a Tharros le loro radici e la loro forza: secondo gli storici, infatti, Tharros fu il primo luogo in cui giunse e si affermò, nel territorio di Cabras e in questa parte della Sardegna, la fede cristiana, e l’antica città fu sede arcivescovile fino al 1070, quando fu abbandonata e poi traslata a Oristano - scrive in una nota il Consiglio Pastorale di Cabras - Dopo novecento anni, però, nel 1970, il titolo vacante di vescovo dell’antica Diocesi venne nuovamente assegnato dalla Santa Sede, e la presenza di un vescovo Titolare testimonia non solo il grande prestigio di cui si gode ancora oggi, ma anche il legame profondo tra la fede, l’antica Tharros e tutta l’Arcidiocesi”.  Alle 19 celebrazione della messa nella piazza antistante la chiesa paleocristiana di San Giovanni di Sinis. Parteciperanno anche l’Arcivescovo, monsignor Roberto Carboni, l’arcivescovo di Alba Iulia, Gergely Kovacs, il parroco di Cabras monsignor Giuseppe Sanna e padre Luigi Tiana, abate di San Pietro di Sorres. “In occasione della visita - si legge nella nota del Consiglio - è prevista una tappa alle rovine di Tharros e ai resti del primitivo Battistero cristiano dell’antica città, dove si scorgono ancora oggi tracce della cattedra vescovile”. 

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