Sulle accuse della minoranza guidata da Jonata Cancedda fa quadrato la  maggioranza del sindaco di Modolo, Giovanni Maria Milia, che risponde con fermezza alla  denuncia  sull’impossibilità di partecipare alle riunioni convocate in orari poco consoni alle esigenze dei suoi consiglieri, limitando di fatto la partecipazione democratica.

«Le affermazioni della minoranza – afferma il sindaco -  sono verosimilmente condizionate dall'inesperienza rispetto al funzionamento complessivo della macchina amministrativa comunale. Le motivazioni della convocazione dell’assemblea pubblica non sono mosse da considerazioni di carattere politico, ma da oggettive valutazioni di natura tecnico-giuridica ed economica, che mirano non solo a favorire la più ampia partecipazione di tutti i consiglieri alle sedute, ma anche il contestuale contenimento della spesa a carico dell'ente. In questo modo non vengono corrisposti rimborsi per il permesso retribuito dei consiglieri lavoratori dipendenti, la maggioranza dei consiglieri».

«L'Amministrazione che ho l'onore di rappresentare e che ha vinto recentemente le elezioni con il 94% dei consensi – evidenzia Milia - non ha bisogno di ricorrere a espedienti per portare avanti la propria azione politica.  Le motivazioni sono state anche  ben sintetizzate nella nota che la segretaria comunale, un organo imparziale interno all’istituzione, ha inviato già nei giorni scorsi al capogruppo consiliare di minoranza».

 «Il nostro auspicio - sottolinea ancora Milia - è che in futuro possano essere altre le questioni su cui avviare un confronto leale e costruttivo, nell'esclusivo interesse della comunità di Modolo. D’altra parte tutto il gruppo di maggioranza è risoluto nel voler proseguire nel percorso virtuoso intrapreso già alcuni anni fa”».

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