Gli ex stabilimenti della Sardit di Torregrande e della Cema sarda di Marrubiu non compaiono nella mappa nazionale sulla fibra killer.

Immediata la dura presa di posizione dell’associazione Ex esposti amianto che chiede di inserire anche queste due zone nella lista nera dei siti a rischio e da bonificare subito.

"Serve una task force per trovare soluzioni a questa vertenza" sostiene il presidente Giampaolo Lilliu, che sollecita inoltre un intervento urgente dei sindaci di Oristano e Marrubiu e un incontro con la Regione.

"La Sardit e la Cema sarda ancora oggi causano inquinamento ambientale, come confermano i decessi di cittadini dovuti all’esposizione ambientale alla fibra killer – sottolinea Lilliu – Non si capisce la disparità di trattamento tra territori che presentano attività industriali identiche come lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato, dello stesso gruppo imprenditoriale della Sardit, che poi ha avuto un’evoluzione diversa rispetto ai nostri stabilimenti".

Lilliu ricorda che anche "la presidente della commissione parlamentare d’inchiesta Camilla Fabbri aveva espresso perplessità e sollecitato i parlamentari a impegnarsi per trovare una soluzione".

IL CASO DI OTTANA:

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