Anche l’Ardia a piedi non ha tradito le attese. L’ottava in onore di San Costantino è stata come sempre una grande festa di popolo con centinaia e centinaia di  partecipanti,  magistralmente condotta  da sa prima pandela Tore Matta e dai suoi fedeli aiutanti Davide Scarpa e Giuseppe Spiga. 

Il  terzetto di testa ha  guidato una corsa perfetta scendendo da su Frontigheddu a tutta velocità  superando prima  l'arco  e arrivando poi  fino al santuario  con grande agilità e  sicurezza. Al termine della corsa, raggiante e sorridente, Matta ha ricevuto i meritati   auguri e complimenti da parte di tutti. Il  solito grande esercito formato da  grandi e piccoli, ma anche da intere famiglie  che non sono volute mancare per sciogliere il voto al santo guerriero.

«Sono molto  soddisfatto, aspettavo questo momento da 32 anni -  ha detto felice Tore Matta – e lo dedico a tutti i sedilesi che mi hanno accompagnato». 

Per la buona riuscita è stato decisivo anche  l’ottimo affiatamento fra bandiere e scorte. Hanno dovuto allora  lavorare sodo per tenere a bada  tutti nelle retrovie le scorte  Antonio Pes, Michele Matta, Daniele Sanna e Gian Battista Carboni.

L’ Ardia aveva preso il via  alle 7.30 in piazza San Giovanni quando i capi corsa hanno   ricevuto gli stendardi  dal  parroco don Maurizio Demartis per mettersi poi alla testa del rumoroso e colorato corteo, insieme alle autorità religiose, civili e  militari preceduto dai fucilieri sedilesi  e dalla banda musicale di Monastir.

Al termine della corsa le bandiere hanno partecipato alla messa di ringraziamento nel santuario, prima di rientrare in paese per gli attesi  momenti di socialità nella casa parrocchiale, presso le abitazioni delle bandiere e del sindaco per i tradizionali “cumbidos".  

L’Ardia a piedi conclude di fatto  la lunga festa del 2024  che va in archivio con un bilancio del tutto positivo, grazie alla macchina organizzativa sedilese che anche questa volta ha girato alla perfezione grazie a tutte le componenti che storicamente organizzano la grande festa del paese: Parrocchia, cavalieri,  associazione Santu Antinu, amministrazione comunale, associazione fucilieri e volontari.

Grande impegno anche per le componenti del Consiglio di San Costantino che hanno curato in maniera certosina  la parte religiosa nel santuario  e  in maniera impeccabile e coordinato l’accoglienza delle migliaia  di pellegrini arrivati in paese.

Come vuole la tradizione,  anche ieri all’alba  alcuni cavalieri ed amazzoni hanno voluto anch’essi chiudere l’Ardia con una discesa da  Su Frontigheddu.   

 

 

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