Si chiude dopo oltre 30 anni una procedura di esproprio sinora mai sanata. Un’area privata dove di fatto il Comune, nel corso degli anni, ha realizzato i sottoservizi, la strada e l’illuminazione pubblica.

Ora, con l’attuale proprietario dell’area che a gennaio 2022 si è rivolto al Tar per ottenere ciò che gli spettava di diritto, si è raggiunto un accordo transattivo e la partita, che poteva essere ben più onerosa tenuto conto anche del lungo tempo trascorso, si è chiusa con un esborso di 8.800 per l’ente pubblico. L’Amministrazione comunale ha però anche accolto la richiesta del privato di  dare la doppia intestazione  alla via  conosciuta attualmente come  “Sa Corte”. Accanto a questa denominazione ora risulterà  via Tenente Manca.

In aula il gruppo di minoranza, che ha optato per l’astensione, ha chiesto alcuni chiarimenti, in particolare se il Comune avesse un parere scritto dell’avvocato che sconsigliava di opporsi e allo stesso modo perché si è atteso tanto per pagare l’esproprio. Il sindaco Stefano Licheri ha chiarito come il Comune avrebbe perso per certo e non avrebbe avuto dunque senso resistere. Sui tempi per l’indennizzo è stato chiarito si stavano facendo delle verifiche sul valore attuale e quello al momento dell’occupazione per l’area in questione.

Giovanni Antonio Manca, conosciuto come “il Tenente Manca” era nato a Domusnovas Canales il 2 agosto 1852. A vent’anni iniziò la carriera nell’Arma dei Carabinieri Reali e poi da lì una serie di successi che lo portarono a ricevere  la promozione a Sottotenente e poi Tenente e a prestare servizio in varie città. Una volta lasciato il servizio attivo nell’Arma e avendo sposato Maria Antonia Porcu Licheri di Abbasanta si trasferì a Ghilarza nella casa acquistata a fine ‘800 in Via Registro (che poi diventerà Via Gabriele D’Annunzio). Fu Sindaco di Domusnovas Canales dal 1895 al 1899 e dal 1905 al 1910.

Giovanni Antonio Manca fu eletto sindaco di Ghilarza nel 1917. Tanti i problemi affrontati in quegli anni difficili. Tra i fatti di maggior rilievo l’avvio del funzionamento dell’asilo infantile, le azioni per rendere possibile l’utilizzo gratuito dell’acqua della sorgente S’Ena Ruia prima nelle fontane pubbliche e poi nelle case con la realizzazione di un acquedotto di oltre dieci chilometri, destinato a servire Ghilarza e anche Abbasanta e Norbello. Morì tragicamente nel 1923. Ora una via a lui intestata.  

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