Nell'Alto Oristanese, ai tempi del Covid, preoccupano alcune situazioni legate a feste ed eventi.

In particolare sotto la lente di ingrandimento i festeggiamenti in onore di Sant'Antonio per i quali già in queste settimane in diversi paesi si procede al taglio della tuva (grosso albero cavo) e della legna in vista del falò di gennaio. E abitualmente seguono pranzi, spuntini e feste.

A sollevare il problema è stato il sindaco di Sorradile Pietro Arca, preoccupato per queste situazioni come anche per eventuali spuntini legati alle compagnia di caccia grossa. Arca chiede quindi che il Prefetto riceva i sindaci e si scelga una linea comune, senza andare in ordine sparso. E i sindaci di Guilcier e Barigadu condividono sia le preoccupazioni del collega di Sorradile sia la richiesta di un incontro con il Prefetto. "Sono d'accordo con Arca. E' lodevole l'iniziativa del sindaco e anche come Unione dei Comuni del Guilcier ci stavamo attivando in tal senso", sottolinea il sindaco di Paulilatino Domenico Gallus. E aggiunge: "I festeggiamenti dovranno essere il più sobri possibili. Sicuramente non ci potranno essere i classici spuntini".

Patrizia Carta, neoeletta sindaca di Abbasanta, evidenzia: "Sono occasioni che diventano momenti di assembramento e questo deve essere evitato. Il sindaco di Sorradile mi trova d'accordo anche se in realtà già il Dpcm vieta certe situazioni. In ogni caso sono favorevole ad un incontro con il Prefetto per parlarne".

D'accordo anche il collega di Ghilarza Stefano Licheri: "Condivido con Arca la richiesta che il Prefetto ci dia udienza. Sono infatti problematiche comuni a tutta la provincia ed è giusto dare indicazioni sovracomunali". Licheri quindi aggiunge: "Al momento a Ghilarza i gruppi di amici di caccia non mi preoccupano, nel senso che dal tracciamento dei dati che abbiamo il canale di diffusione non è quello ma sono cene, pranzi e incontri che stanno avvenendo tra parenti e amici. È chiaro che è bene fare prevenzione perché, se dovese saltare fuori un filone come l'altro, la situazione peggiorerebbe in un attimo".

Massimo Ibba, primo cittadino di Ardauli, spiega: " Secondo me sarebbe corretto avere una linea comune sui tutta una serie di argomenti e su indicazione del Prefetto. Questo anche per non creare anomalie tra Comuni limitrofi. Per quel che riguarda il taglio della legna per Sant'Antonio ad Ardauli è stato fatto in estate".

Il sindaco di Neoneli Salvatore Cau evidenzia: "Per quel che riguarda Neoneli non posso che prendere atto che il comportamento dei comitati è stato esemplare. In armonia hanno deciso di sospendere i festeggiamenti per San Pietro, per l'Angelo e lo scorso marzo per il carnevale antico, quando tutto era già pronto. La stessa compagnia di caccia non sta facendo i pranzi nonostante abbia messo a disposizione un locale più ampio. Auspico quindi che anche per sant'Antonio accada la stessa cosa, senza che sia necessario controllarla, sempre che la situazione rimanga questa. In ogni caso, se si tratta di fare un discorso a livello di territorio, io sono ben disponibile a collaborare e dialogare".

E il sindaco di Norbello Matteo Manca spiega: "Abbiamo garantito ai ragazzi della tuva che, siccome non sarà possibile farlo a gennaio, potranno svolgere la festa in estate e se vorranno potranno farlo anche attraverso gemellaggi con altri Comuni d'Italia e con altre attività collegate da loro scelte. A oggi non ci sono le condizioni per poter accendere i falò".
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