Il legame con Samugheo, nonostante oltre mezzo secolo vissuto dall’altra parte del mondo, non si è mai interrotto. Così Antonio Frongia, dando seguito anche alle volontà del fratello Elio, scomparso prematuramente qualche anno fa per problemi cardiaci, ha donato al suo paese natale tre defibrillatori.

Sabato, approfittando del rientro dell’emigrato a Samugheo in occasione dei festeggiamenti per Sant’Antonio, si è svolta una piccola cerimonia prima della ripartenza per gli Stati Uniti, alla volta di San Francisco dove ormai risiede da tempo.

Un piccolo momento all’insegna della sobrietà dove comunque il primo cittadino Basilio Patta ha ringraziato Frongia per il nobile gesto in favore del suo paese d’origine e dei suoi compaesani.

«Ammiriamo e apprezziamo la grande sensibilità  che ha avuto. Nonostante manchi da Samugheo da 55 anni non ha mai tagliato le radici. Questo suo gesto accresce la sicurezza per i cittadini. Quello di Antonio Frongia con il suo paese d’origine è un legame strettissimo, il prossimo anno sarà anche tra gli obrieri di Sant’Antonio», spiega il sindaco. Già installato accanto al Municipio un defibrillatore. Un altro sarà sistemato nei pressi del cimitero e della piscina, lungo il percorso fitness che si sta andando a realizzare. E sempre su questo circuito sarà collocato anche il terzo defibrillatore.

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