Le notizie sperate a Paulilatino non sono arrivate. Non hanno infatti dato esito positivo le analisi effettuate sull'acqua del pozzo di S'Archinera che il Comune (che gestisce in autonomia la rete idrica) sta ripristinando per fronteggiare l'emergenza idrica.

Mentre i nitrati sono rientrati nella norma ed è scesa la concentrazione di sali, i valori di nitriti (pari a 0,70) sono ancora superiori a quelli permessi. Una situazione che l'Amministrazione comunale, come spiega il sindaco Domenico Gallus, sta tentando di risolvere.

Di positivo da registrare c'è invece il mantenimento del livello dell'acqua nell'acquedotto dovuto all'installazione di numerose cisterne nelle abitazioni dei cittadini paulesi.

L'INTERVISTA AL SINDACO:

L’emergenza idrica si fa sentire anche a Ula Tirso. Per questo l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ovidio Loi si sta attrezzando per far fronte all’emergenza che colpisce soprattutto la campagna.

Si sta tentando di attingere l’acqua da due sorgenti all’interno del paese. Già rifatto l’impianto elettrico dei pozzi e ieri è stata inoltre inviata una relazione alla Provincia per poter sistemare una cisterna d’acqua in località Gurtai, indispensabile per irrigare i diversi orti presenti nella zona.

La cisterna andrebbe sistemata accanto alla strada provinciale ed è per questo che il Comune attende il via libera della Provincia.

In bilancio sono state inoltre recuperate ulteriori risorse per le ricerche idriche.

"Una si potrebbe portare avanti in località Sant’Isidoro e un’altra vicino al paese , in modo che possa approvvigionare l’abbeveratoio vicino al Comune e nei pressi delle scuole elementari. Ma bisognerà sentire prima il geologo", spiega il primo cittadino.

E aggiunge: "All’Unione dei Comuni avevamo già previsto di utilizzare delle risorse per l’emergenza idrica che è diventata un problema diffuso anche da noi. In questo modo si potrà dare ristoro alle aziende che non hanno un pozzo da cui attingere".

Ula Tirso, il municipio
Ula Tirso, il municipio
Ula Tirso, il municipio

Come già fatto nelle scorse settimane da altri colleghi, anche il sindaco di Norbello Matteo Manca ha firmato l'ordinanza. Si è infatti riscontrato, a causa del perdurare della siccità, un notevole abbassamento delle sorgenti che alimentano le fontanelle ed i punti di prelievo comunali. Da qui la scelta del primo cittadino di limitarne l'utilizzo in via prioritaria all'uso zootecnico e per l'abbeveraggio del bestiame.

L'ordinanza dispone quindi il divieto di prelievo di quantità d'acqua superiori ai mille litri pro capite al giorno. La priorità dovrà essere data agli allevatori e agli imprenditori agricoli.

Divieto assoluto di collegare i punti di prelievo ai terreni di proprietà ed il prelievo dalle vasche delle fontane per uso diverso dall'abbeveraggio del bestiame sul posto.

Vietato utilizzare l'acqua per innaffiare le strade sterrate ed il prelievo diretto da depositi e pozzi ad eccezione del laghetto confinante con la Rinac e quello in località Bidile Crechi.

Per i trasgressori multe dai 50 ai 320 euro.
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