C’è chi si lamenta per le poche risorse a disposizione, visto i tanti chilometri di costa da mettere in sicurezza. Ma c’è anche chi dalla Regione ha ricevuto il contributo per il salvamento a mare senza però avere nessuna spiaggia dove impiegare i bagnini.

È il caso di Riola Sardo: per il Comune ci sono a disposizione quasi settemila euro. Ancora però gli amministratori non sanno se e come potranno utilizzarli. Nella delibera della Regione dove si legge l’elenco dei Comuni costieri della Sardegna beneficiari del contributo per l'attuazione del “Programma di salvamento a mare nella stagione estiva 2024” compare anche Riola Sardo. Oltre alla cifra stanziata si legge anche il valore riferito alla lunghezza della costa balneabile.

È rimasto sorpreso lo stesso sindaco Lorenzo Pinna: «Non era mai accaduto. Abbiamo già evidenziato l'anomalia ma anche chiesto come poter utilizzare le risorse, visto che noi non abbiamo un litorale dove impiegare bagnini. Ma solo una falesia che si trova dietro il Parco dei suoni raggiungibile solo via mare. Una zona che conoscono in pochi».

 Gli altri Comuni costieri, quelli veri, sono invece al lavoro per pubblicare la gara, solo dopo potranno affidare il servizio che in quasi tutta la costa partirà a metà estate. Questo per le poche risorse a disposizione. Per il Comune di Cabras sono stati stanziati 37mila euro, per Arborea ci sono quasi 30mila euro, per Santa Giusta 15 mila e 400 euro. Per attivare il servizio a San Vero Milis ci sono a disposizione 25mila euro, per il territorio costiero di Narbolia dieci mila euro, per quello di Cuglieri 15mila euro.  

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