La Comunità cuglieritana è pronta a celebrare con profonda devozione la patrona Santa Maria della Neve, di cui ricorre quest’anno il 130esimo anno dell’incoronazione ad opera del vescovo di Bosa Eugenio Cano su decreto pontificio di Papa Leone XIII, il 5 agosto 1893. L’11 settembre dello stesso anno la chiesa divenne Basilica, incorporata alla Basilica Romana di Santa Maria Maggiore, con il godimento di tutti i privilegi e delle indulgenze.

I festeggiamenti religiosi e profani sono organizzati dalla Confraternita della Vergine del Rosario: «la nostra festa ha un valore affettivo immenso, e profondo valore religioso».

Sabato 5 il gran giorno della festa, alle 11 la santa messa officiata da Monsignor Mauro Morfino, vescovo di Alghero-Bosa, con l’arciprete Don Mario Piras. Lunedì 7 ricorre “sa die ‘ su monte”: la processione mattutina dei fedeli che accompagna la statua della Vergine sul carro a buoi al santuario montano della Madonnina, dove alle 11 si terrà la santa messa. In serata rientro in basilica a Cuglieri per la benedizione, con il corteo delle confraternite, carabinieri a cavallo, cavalieri di Cuglieri, banda musicale Ama di Ales e le associazioni Gurulis Nova e Ampsicora. Alle 21 la benedizione eucaristica all’arrivo in basilica. 

Festeggiamenti profani:

Iniziano stasera Giovedì 3 nel sagrato della basilica con la proiezione del film S’umbra ‘e su fogu di Enrico Pau. Domani Venerdì 4 “In colte” serata di poesia dialettale con Bruno Agus, Giuseppe e Diego Porcu con i cantori de Su Cuncordu e Sos Cantores di Cuglieri.

Sabato 5 agosto alle 22 lo storico spettacolo pirotecnico a cura di Giorgio Oliva di Pabillonis. Segue il concerto degli Statuto presso la piazza Frate Paolo Perria. Domenica 6 alle 22 sempre in piazza Perria musica dal vivo con Alessandro Azara, tributo a Rino Gaetano. Lunedì 7 alle 21 lo spettacolo pirotecnico con la spettacolare cascata di fuochi d’artificio nel suggestivo sagrato della basilica.

La leggenda narra che nel XIV secolo, alcuni pescatori rinvennero, nella borgata marina di Santa Caterina di Pittinuri, una statua della Madonna con Bambino. Decisero di trasportarla, su un carro trainato da buoi, alla chiesa di Santa Silvana (oggi Santa Croce), allora parrocchiale di Cuglieri. I buoi però non si fermarono alla parrocchiale, ma proseguirono il percorso, fermandosi poi sulla cima del colle Bardosu. Un segno miracoloso, per questo venne elevata sul colle la chiesa dedicata alla Vergine, dove custodire il simulacro, oggi è la Basilica di Santa Maria della Neve.

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