Una storia tanto antica quanto affascinante quella del Monastero di Bonarcado, che testimonia l’importanza che ha ricoperto nel Medioevo sardo. Era un centro religioso e culturale di grande rilievo, e anche politico, qui venne siglata una pace tra i quattro giudici isolani nel 1146, durante il regno di Barisone I d'Arborea. I monaci camaldolesi che fondarono il monastero introdussero nuove tecniche agricole, modelli di gestione delle terre e cultura scritta.

Queste importanti pagine storiche verranno ripercorse nell’interessante convegno storico sull’età giudicale venerdì 12 dal titolo “Ordinent et lavorent et edificent et plantet: economia e politica nel monastero arborense di Santa Maria di Bonarcado”. I relatori: Alessandro Soddu dell’Università di Sassari con “L’Arborea nella prima età giudicale, XI-XII secolo”. Segue Mauro G. Sanna docente del Liceo Scientifico Spano di Sassari con “Il monastero di Santa Maria di Bonarcado, tra salvezza delle anime e governo del territorio”. Quindi Giuseppe Seche dell’Università di Cagliari con “Potere ed economia a Santa Maria di Bonarcado”.

Organizzato dal Comune con la Pro Loco e il sostegno della Regione, è un evento culturale propedeutico ai festeggiamenti di Nostra Signora di Bonacatu. Il giorno seguente sabato 13 laboratorio creativo di ceramica nel locale ex Deposito, dalle 15 alle 17. Due ore più tardi le esposizioni dei manufatti. Organizzato dall’associazione Nanneddu Sassu con patrocinio del Comune, collaborazione della Pro Loco.  

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