Nuovo allarme della Coldiretti di Oristano contro l'invasione delle cornacchie.

La federazione chiede alla Regione di rilanciare e modificare il piano di contenimento.

Per il presidente provinciale Coldiretti Giovanni Murru, la programmazione delle coltivazioni primaverili ed estive, specie per le ortive, ripropone nelle campagne l'incubo dei danni causati dalle cornacchie e in genere da altre specie nocive.

"Sono tante le perdite per molte aziende agricole del territorio perennemente in lotta con una fauna selvatica che pone a rischio il lavoro e la produttività dei campi - osserva Giovanni Murru - denunciamo una situazione spesso fuori controllo, con la evidente alterazione dell'equilibrio fondante tra ambiente e attività produttive che occorre ripristinare nei campi. Di alcune specie nocive, cresciute in modo esponenziale, la presenza è segnalata diffusa e pressante: cinghiali, cornacchie e nutrie. È quanto mai prioritario - aggiunge il presidente - rivisitare e ridare una accelerata, avviandolo tempestivamente, al piano di contenimento delle cornacchie, partendo dal censimento così da zonizzare gli esemplari presenti per operare nelle aree con maggior pressione. Va anche previsto un congruo rimborso per l'impegno e le spese dei tanti coadiutori volontari che prestano la loro opera".

Coldiretti chiede un incontro con le istituzioni regionali e provinciali per programmare un'azione organica di contrasto, strutturata nel tempo e frutto di un lavoro collettivo, basato su dati, censimenti e piani per delle varie specie.
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