Con il “Medusa Climb Fest”, Samugheo punta a un turismo interno tra ponte tibetano e parco avventura
Luoghi naturali presenti sul territorio che ben si prestano alla pratica di sport estremiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’obiettivo è creare un turismo interno tra ponte tibetano e parco avventura. E allora ecco il climbing, una attività che si sta espandendo anche nell’Oristanese e in special modo a Samugheo, grazie a luoghi naturali che ben si prestano per praticare sport estremi.
L’evento “Medusa Climb Fest” tenutosi nei giorni scorsi ha fatto registrare un grande successo, perché partendo dalla valorizzazione delle bellezze del territorio voleva avvicinare a tutte le attività fuoriporta, con un occhio di riguardo all’arrampicata e all’escursionismo. Due attività a basso impatto ambientale che aiutano, oltre a creare rapporti umani, a mettere in atto una sinergia tra uomo e natura.
«È soprattutto partendo da questi principi che l’associazione organizzatrice – spiega il presidente Mario Urru - getta le sue basi, aggiungendo la ricerca di un perfetto connubio tra i tempi passati e quelli presenti. La zona del Castello di Medusa riesce ad unire buona parte di tutto questo. Oltre a un sito archeologico importante per il territorio – aggiunge - vi troviamo testimonianze della microstoria che abbraccia il Mandrolisai e il Sarcidan»o.
Aspetti sottolineati anche dall’assessore Massimiliano Urru. «L'amministrazione comunale - dice - intende sostenere queste associazioni e vuole sviluppare un turismo esperienziale delle aree interne. Ecco perché stiamo terminando l'iter per la realizzazione del ponte tibetano e del parco avventura».