Hanno lavorato per nove mesi nelle aziende agricole della Marmilla e del Terralbese. Hanno imparato una nuova professione, ma arricchito anche la loro autostima e socializzato col territorio. Adesso è arrivato il momento di raccogliere i frutti per tredici pazienti seguiti dal centro mentale di Ales.

Domani, mercoledì 18 dicembre, alle 10 nella sala convegni della fiera del tappeto di Mogoro il convegno di chiusura del progetto di agricoltura sociale "GI.CO.I.A.S", acronimo di GIovani COlvivatori In Agricoltura Sociale, finanziato dalla Regione e gestito dal Plus di Ales-Terralba.

"L'evento, dal titolo L'Agricoltura Sociale, uno strumento per l'inclusione attiva, sarà l'occasione, oltre che per presentare i risultati conseguiti, anche per vagliare possibili azioni strategiche, che possano dare seguito ai percorsi di inclusione sociale e lavorativa", hanno spiegato gli organizzatori dell'iniziativa, seguita dalla cooperativa sociale "Baronia Verde". Le aziende che hanno ospitato i tirocinanti "speciali" sono state la Cantina "Il Nuraghe" di Mogoro, il "Vivaio Peterle" di Arborea, l'azienda "Mieli Manias" di Ales, l'azienda agricola "Gonnosnoese" di Gonnosnò e l'azienda viticola di Giuseppina Maccioni di Mogoro.

"L'agricoltura sociale rappresenta un valido strumento di inclusione sociale con risultati positivi e tangibili", hanno aggiunto gli organizzatori. "Tra tutti i progetti che abbiano attivato negli anni, con Gicoias abbuiamo creato anche prodotti a marchio sociale" afferma Costantino Spada, presidente della cooperativa "Baronia Verde". I lavori del convegno saranno conclusi dall'intervento dell'assessore regionale all'agricoltura Gabriella Murgia.
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