Niente tv o quotidiani.

Cesare Battisti, l’ex terrorista detenuto nel carcere di Massama, trascorre le sue giornate leggendo libri.

È quanto ha dichiarato questa mattina alla delegazione del partito Radicale in visita nelle carceri sarde.

Irene Testa, candidata a Garante delle persone private della libertà personale della Regione e componente della presidenza del partito radicale, insieme a Maurizio Turco, coordinatore della presidenza del partito e ai componenti dell’Unione delle camere penali di Oristano (Rosaria Manconi, Sara Ghani e Anna Maria Uras) hanno parlato a lungo con l’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo.

"Ha riferito di essere sereno – ha detto Irene Testa al termine della visita – nessuna critica nei confronti del personale del carcere e della polizia penitenziaria. Non ha vissuto serenamente il momento dell’arresto e il suo arrivo in Italia, ci ha spiegato di essersi sentito umiliato e ha ribadito che si è dipinta un’immagine errata: quella di quarant’anni fa, ma quell’immagine non rispecchia quella attuale".

Ancora Battisti ha riferito con ironia che "con il suo arrivo in Italia sembrano finiti tutti gli altri problemi del Paese" poi ha ribadito che non era "un latitante, ma aveva tutti i documenti in regola – riferisce Irene Testa –. Battisti è comunque sereno, al momento sta leggendo il romanzo di Primo Levi 'Se questo è un uomo' e si prepara a scrivere un nuovo libro".

Infine ha fatto sapere di sentire la mancanza dei figli, mentre alcuni familiari hanno già presentato la richiesta di incontrarlo.

La delegazione ha proseguito la visita nel carcere di Massama dove ci sono 268 detenuti (solo 80 sono detenuti comuni, gli atri tutti in regime di alta sicurezza), mentre manca il 25 percento degli agenti di polizia penitenziaria.

"La struttura è in buone condizioni – va avanti – a parte un problema di umidità e la mancanza dell’acqua la notte in base a una circolare del Dap".

BATTISTI IN SARDEGNA:

© Riproduzione riservata