Case dell'acqua a Oristano: in due anni erogati 2 milioni di litri
Si è ridotto anche il consumo di bottiglie di plasticaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le quattro casette dell’acqua di Oristano stanno dando buoni risultati ma il servizio potrebbe crescere ancora e sia il gestore sia il Comune sono pronti a migliorarlo.
Le case dell’acqua erano state aperte a dicembre 2016 a Silì, Torangius, in piazza Torrente mentre quella di viale Repubblica è stata aperta due mesi dopo.
Da allora i rubinetti hanno erogato complessivamente 2 milioni di litri d’acqua, il distributore più utilizzato è quello di Torangius (circa il 33 per cento dell’acqua erogata), poi quello di piazza Torrente, quindi viale Repubblica mentre a Silì il servizio sembra stenti a decollare.
Gli impianti, gestiti dalla cooperativa L’ideale di Mogoro, forniscono acqua naturale, refrigerata e frizzante; l’acqua proviene dall’acquedotto comunale, ma prima di essere erogata viene sottoposta a un processo di microfiltrazione per rimuovere il cloro, viene quindi sterilizzata e raffreddata.
Costa 5 centesimi al litro (se si utilizza la tessera prepagata il costo è di 4 centesimi). Oltre al risparmio economico per le famiglie, c’è anche un importante risvolto ambientale come sottolinea il capogruppo del Pd Efisio Sanna: "C’è una grande valenza ambientale – osserva – in questi due anni c’è stata una riduzione del consumo di bottiglie di plastica, ben 52 tonnellate in meno. E poi un risparmio economico di circa 300mila euro".
L’attuale assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri assicura attenzione verso le casette dell’acqua. "Intendiamo valorizzare questo servizio ma è necessario rivedere alcuni aspetti, anche le condizioni contrattuali del gestore", dice.