Cabras, tutti i numeri della Corsa degli Scalzi
Un evento religioso che per i residenti è quasi un doverePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Preghiere, lacrime, fatica, cuori che battono all'unisono ma anche tanti numeri. Cifre che raccontano cosa c'è dietro quel lunghissimo serpentone umano vestito di bianco che domani mattina e domenica sera percorrerà i lunghi sterrati del Sinis per trasportare il simulacro del santo da Cabras al villaggio e viceversa. Un rito che per i cabraresi è quasi un dovere. In tutto sono circa novecento.
L'associazione invece, anima organizzatrice della corsa, è formata in tutto da 17 membri. Fanno parte invece del comitato che si occupa dei festeggiamenti civili circa quaranta persone. Spettacoli che da giorni stanno animando il piccolo borgo: in tutto poco più di 80 case che vengono aperte solo durante il Novenario.
I residenti sono solo due. Altri numeri: il corridore più anziano è Stefano Pinna e ha 75 anni. Antonio Cossu, 74 anni, è invece il corridore con più corse alle spalle. Per far sì che tutti fili liscio senza intoppi scenderà in campo un esercito di uomini.
«Abbiamo 50 addetti alla sicurezza più altri otto all 'antincendio, poi 14 figure tra vigili e barracelli e tre addetti per ogni ambulanza, in tutto cinque, più il medico - spiega il sindaco di Cabras Andrea Abis - Senza dimenticare chi si occuperà della diretta televisiva, delle riprese e dei ponti radio. Superiamo abbondantemente le 130 figure. A queste occorre aggiungere tutti gli operai che si occupano degli allestimenti, della manutenzione delle strade, della preparazione dei parcheggi. Stiamo parlando di altre decine di persone».