Le terre ad uso civico che il Comune di Cabras ha deciso di dare in concessione ai giovani agricoltori e allevatori del paese a breve potranno essere lavorate.

Sono scaduti, infatti, i dieci giorni previsti per presentare le osservazioni dopo la pubblicazione delle graduatorie dei vincitori del bando.

«Qualcuno ha chiesto di poter avere un terreno più ampio, chi invece in un'altra zona - ha detto il sindaco di Cabras Andrea Abis -  Le assegnazioni però sono state fatte in base a dei punteggi raggiunti. Con la massima trasparenza».

C’è stato anche chi ha fatto obiezioni sull’esclusione, ma in quel caso la domanda era incompleta. Ora il Comune pubblicherà quindi la graduatoria definitiva, poi ci sarà la firma dei contratti. Solo dopo tante terre del Sinis incolte e abbandonate diventeranno fonte di guadagno. In tutto sono quarantacinque i giovani di Cabras che ora si dedicheranno alla coltivazione e al pascolo.

Gli ettari di terra che sono stati concessi sono in tutto 170. Per un totale di 48 lotti. Come prevede il regolamento quelli più estesi sono adibiti a pascolo, quelli più piccoli che partono dai 2 ettari per le colture. Il Comune ha dato precedenza ai giovani con un’età compresa tra i diciotto e i quarant’anni che hanno avviato l’attività da meno di cinque anni. Poi ha deciso di assegnare specifiche premialità a chi non ha mai avuto terre civiche in concessione e in base alla tipologia colturale prescelta.

Dagli uffici comunali fanno sapere che quasi tutti si occuperanno della semina. Cereali insomma, come grano e orzo. Qualcuno poi si dedicherà al foraggio e agli ortaggi. 

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