Nome e cognome di chi ha alloggiato. Ma anche da dove arrivavano i vacanzieri e per quanto tempo hanno soggiornato nella costa del Sinis.

Sono le domande che in questi giorni gli agenti della polizia locale del Comune di Cabras stanno facendo agli operatori turistici del territorio.

Tutto questo per capire se c'è qualche furbetto che ancora non versa nelle casse comunali la tassa di soggiorno.

Il risultato è già abbastanza chiaro. Dalle prime verifiche è stato accertato che diversi titolari delle strutture a oggi non solo non hanno comunicato i dati ma nemmeno versato un euro al Comune.

Gli agenti giorno dopo giorno bussano le porte delle strutture ricettive "sospette". Quelle insomma che, dati alla mano, in tutti questi mesi non hanno mai comunicato al Comune i dati dei loro ospiti. Mentre nei vari siti però pubblicizzavano l'affitto delle loro camere.

Le risposte che gli operatori stanno dando sono curiose: c'è chi dice che si è dimenticato di comunicare i dati e chi afferma di non sapere usare il pc. Qualcuno ha anche avuto il coraggio di dire che non ha avuto tempo.

Per scovare i furbetti sono state utili anche le segnalazioni da parte dei cittadini. In molti hanno aiutato l'amministrazione a capire se in effetti in alcune strutture c'era il via vai di turisti. I trasgressori rischiano una sanzione salata.
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