Cabras, l’edicola nella chiesa è “abusiva”: il simulacro di San Salvatore torna in sacrestia
Una volta conclusi gli interventi di restauro e messa a norma si deciderà dove collocare l’operaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In attesa di trovare una soluzione, il simulacro di San Salvatore torna in sacrestia, come venti anni fa. Un modo per preservarlo anche durante i lavori in corso all'interno della chiesa.
È quanto è emerso durante l'incontro che è avvenuto tra l’associazione Is Curridoris che organizza la Corsa degli Scalzi, la Soprintendenza e Monsignor Giuseppe Sanna, parroco di Santa Maria Assunta.
«Tutte le parti hanno manifestato la massima disponibilità e il desiderio di collaborare per trovare una soluzione che abbia rispetto del sentimento religioso dei devoti, e che, allo stesso tempo, tuteli il valore artistico e storico della chiesa e di tutte le opere che si trovano al suo interno - spiega il presidente dell’associazione Alessio Camedda - Sono state ipotizzate varie soluzioni, ma al momento ci si è limitati a recepire le richieste della Soprintendenza di smontare quanto prima l'edicola in cui si trova il Simulacro in virtù dei lavori che si stanno eseguendo nell’edificio. Dopo la fine dei lavori si ragionerà sul trovare una sistemazione adeguata all'interno della chiesa».
Tutto questo dopo che la Soprintendenza ha fatto sapere che nella Cappella delle Anime, dove dal 2004 viene custodito San Salvatore, c’è un abuso vero e proprio. I funzionari hanno fatto sapere al parroco che il prezioso quadro appeso nella parete, realizzato da Giovanni Marghinotti, non solo è oscurato dall'edicola in vetro e in legno, ma anche che non risulta nessuna autorizzazione per l’installazione della teca in quel preciso punto.
Non si esclude che il simulacro possa ritornare nella stessa cappella, quelle delle Anime, ma all’interno di una teca più piccola. Magari quella utilizzata dai corridori per trasportare il simulacro da Cabras al villaggio di San Salvatore in occasione della Corsa degli Scalzi.
A quel punto però bisognerebbe trovare anche il posto per collocare la bandiera, quella che apre la processione della corsa e che da sempre si trova anch’essa all’interno dell’edicola, troppo grande per restare in quel punto.