Cabras, l'area Pip si prepara a cambiare volto
Grazie a un finanziamento di un milione e 200mila euro verranno realizzati spazi verdi, zone fitness, nuove strade e molto altroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’elenco degli interventi è lungo. Verranno realizzate strade e marciapiedi nuovi. Ma anche aree verdi e spazi fitness. E poi ancora parcheggi e zone pedonali. Previsto un impianto di illuminazione di ultima generazione che riuscirà ad alimentarsi autonomamente grazie ad un mega impianto fotovoltaico. Ma non mancherà nemmeno un orto sociale dotato di un pozzo che garantirà l’acqua.
La zona Pip di Cabras, dove operano circa una trentina di aziende, e che oggi non gode di ottima salute, si prepara a cambiare decisamente volto. Oggi sono stati consegnati i lavori per un totale di un milione di euro finanziato dalla Regione e 200 mila euro dal Comune. Ma c’è stata anche la presentazione ufficiale del progetto studiato per avvicinare l’area artigianale alla vita sociale del paese. Era presente il sindaco di Cabras Andrea Abis: «La zona artigianale non deve essere ghettizzata, non deve essere solo degli operatori ma deve essere collegata con il tessuto sociale».
Ieri ha raggiunto l’area Pip anche l'assessora regionale dell’Industria Anita Pili: «Da oltre un decennio non si vedeva un impegno finanziario da parte della Regione verso le aree artigianali, un segnale importate nei confronti delle imprese che da tempo vivono in condizioni di non piena competitività. Il progetto che ha presentato il Comune alla Regione ha il pregio di aver voluto inserire nell’area industriale tutta la parte di inclusione della comunità, attraverso delle riqualificazioni di spazi che saranno fruibili dagli abitanti di Cabras».
Ieri era presente anche il progettista Antonello Loi.
I lavori, così è stato promesso, dovrebbero terminare entro la fine del 2023. Ma non è tutto. Durante la presentazione del progetto il sindaco Andrea Abis non ha nascosto la voglia di realizzare ulteriori interventi nell’area Pip, ma servirebbe un nuovo finanziamento. «Ci piacerebbe sia ampliare la zona, ma anche permettere nuovi insediamenti. Questo però per ora non è possibile a causa del Piano di assetto idrogeologico. Questa zona purtroppo risulta ad alto rischio allagamenti. Ecco perché dalla Regione servirebbe un ulteriore finanziamento per mettere in sicurezza e sollevare l’argine destro del fiume Tirso». Un intervento che secondo il sindaco Abis permetterebbe di superare le attuali criticità.