Occhi lucidi davanti al loro San Salvatore. Non hanno nemmeno potuto toccare il simulacro: per tutti è concesso solo un inchino da lontano. Poche ore fa in una Cabras silenziosa e in lacrime é stata celebrata la messa in onore a San Salvatore, quella che solitamente anticipava la tradizionale corsa degli Scalzi.

Via Roma in pochi minuti si è colorata di bianco: i corridori nonostante tutto non hanno voluto rinunciare ad indossare il loro saio. Un rito antico che per la prima volta nella storia, così raccontano gli anziani del paese, non é andato in scena.

Evento religioso annullato a causa dell'emergenza sanitaria. Il santo non ha quindi fatto il suo solito tragitto da Cabras al villaggio del Sinis, lungo i sentieri polverosi. É stato posizionato nel sagrato della chiesa, vicino all'altare. Una breve apparizione, il tanto giusto della messa celebrata da don Bruno Zucca.

Nei volti dei corridori coperti in parte dalla mascherina tante lacrime e poca voglia di parlare. Per loro un vuoto. Una mancanza .Qualcuno dopo la messa ha voluto ugualmente percorrere il tradizionale tradotto. Ognuno per conto suo. Nessun assembramento. In silenzio, baciati dal sole caldissimo. In poco più di i un'ira hanno raggiunto il villaggio di San Salvatore dove ad accoglierli c'era solo silenzio e case chiuse.
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