Il simulacro di San Salvatore è tornato al suo posto, nelle cappella delle Anime, la prima a sinistra entrando all’interno della Pieve di Santa Maria Assunta, a Cabras. Ora tutti potranno ammirarlo nuovamente, in attesa che venga trasportato al villaggio di San Salvatore dai corridori, il prossimo 31 agosto, in occasione della tradizionale Corsa degli Scalzi. Il problema dell’abuso è stato dunque risolto.

A giugno il simulacro era stato trasferito in sagrestia per consentire di eliminare l'edicola in vetro e in legno all’interno della quale viene custodita la statua del Santo. Era stata la  Soprintendenza archeologica a chiedere di spostare la grande struttura dopo essersi accorta che il prezioso quadro appeso nella parete, realizzato da Giovanni Marghinotti, considerato uno dei più importanti artisti sardi della prima metà dell’Ottocento, era oscurato dall'edicola. Una sorta di piccola casa, troppo grande però per stare lì. Un dettaglio che a Cabras nessun cittadino aveva mai notato. La scoperta era avvenuta poco prima dell’inizio dei lavori per la sistemazione della nuova pavimentazione della chiesa.

Monsignor Giuseppe Sanna aveva dichiarato che dalle verifiche era risultato che il simulacro era stato installato nella cappella delle Anime nel 2004 ma senza nessuna autorizzazione  per collocare una teca così grande in quella precisa zona della chiesa. Per diverse settimane il Santo, durante i lavori di ristrutturazione, è rimasto in sagrestia. Ora però è ritornato nella cappella, per ora senza teca. 

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