Non si corre. L'emergenza sanitaria è riuscita a fermare anche l'antico rito della Corsa degli Scalzi. É la prima volta nella storia che is curridoris non trasporteranno San Salvatore dalla chiesa di Santa Maria al villaggio del Sinis.

Almeno così, a memoria, raccontano gli anziani del paese. Quell'atmosfera magica che il primo fine settimana di settembre si vive tra il paese della bottarga e l'antico villaggio di San Salvatore è rimandato quindi al 2021.

La decisione è stata presa dal sindaco di Cabras Andrea Abis, nonostante la proposta di diversi corridori che nelle scorse settimane si erano resi disponibili a trasportare il simulacro in pochi e a passo lento. Ma niente. Il motivo è solo uno: difficilissimo durante un evento simile evitare assembramenti.

Il sindaco spiega: "Le prescrizioni presenti nell'ultima ordinanza del ministro della salute rendono il piano della sicurezza molto più complesso. Non possono infatti non trovare applicazione in condizioni di assembramento in tutti i luoghi all'aperto, anche qualora si svolgano dalle 6 alle 18. Le istituzioni coinvolte hanno perciò convenuto sull'impossibilità di svolgimento della manifestazione, sia nella forma tradizionale che in altre diverse e minori. Sono dispiaciuto come cabrarese, ma occorre farsene una ragione per il bene di tutti". Don Bruno Zucca però è al lavoro per realizzare le celebrazioni religiose. A breve il programma. E chissà se per la prima volta nella storia San Salvatore attraverserà gli sterrati sopra un Pick-Up.
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