Nessuno per ora ha la ragione in tasca. Per capire se il molo galleggiante che il Comune di Cabras sta realizzando è in regola bisognerà aspettare il prossimo marzo. Così si legge nel parere espresso dal Tar che era stato chiamato in causa dai diportisti di Adina che da quelle parti gestiscono uno scalo d’alaggio. E che non hanno mai sposato il progetto rivolto anche alle persone con disabilità motorie.

Dopo che il Tar ha respinto il ricorso presentato dall’associazione per quanto riguarda l'installazione del pontile ritenendo che non sussistano i presupposti per la concessione della sospensiva cautelare, il sindaco Andrea Abis ha commentato dicendo che era sicuro della bontà del progetto e che la struttura sarà fruibile a breve. Ma i diportisti ribattono. «Nel documento si legge che la struttura contestata risulta già quasi interamente realizzata e che presenta caratteri di reversibilità, cioè che sarà posta in opera esclusivamente durante la stagione estiva, ma anche che sussiste l'obbligo di rimozione dell'intera struttura al termine della stagione stessa - dice il presidente di Adina Ivo Zoccheddu -. Poi si legge che la questione sarà affrontata nella più opportuna sede dell'esame del merito della controversia, il 2 marzo 2022. Il Tar non ha dato quindi ragione al Comune di Cabras, ma non ha confermato la sospensione dei lavori, nella considerazione che il molo in gran parte è già stato realizzato».

Intanto gli operai sono al lavoro per concludere i lavori iniziati a fine giugno.

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