Cabras, a San Giovanni di Sinis installata una linea di salvamento a mare
La proposta era stata avanzata dal nuotatore Corrado SorrentinoUna fune di circa cento metri, tenuta da tre blocchi di ancoraggio, potrebbe salvare la vita a chi è in difficoltà tra le onde. L’installazione della linea di salvamento a mare a San Giovanni di Sinis oggi è diventata realtà.
L’intervento è stato voluto dal Comune di Cabras a garanzia della tutela e della sicurezza del bagnante. La proposta di installare le due cime, che funzionano come vere e proprie linee di salvamento, era stata avanzata dall’atleta Corrado Sorrentino a seguito del salvataggio dello scorso giugno, che ha visto l’atleta soccorrere due bagnanti che si erano trovati in difficoltà a causa della corrente. Si tratta di un supporto al soccorso, fruibile in maniera autonoma.
Durante il posizionamento è intervenuto anche un archeologo della Soprintendenza, a garanzia della tutela archeologica nel posizionamento dei corpi morti.
Il sindaco Andrea Abis: «Da oggi abbiamo fatto un passo avanti per garantire la sicurezza in spiaggia. Occorre però che sia ben chiaro quanto il mare possa diventare pericoloso e quanto sia fondamentale conoscerne le caratteristiche, imparare a mettere in atto i giusti comportamenti può salvare la vita».
«Credo che da oggi a San Giovanni di Sinis i bagnanti possano stare molto più sereni grazie alle due corsie salvavita, perfettamente posizionate nel punto centrale della corrente marina, alle quali potranno appigliarsi per evitare di essere trascinati al largo», ha detto invece Corrado Sorrentino.
Con l’avvio del nuovo anno scolastico l’intenzione dell’amministrazione, in collaborazione con l’Area marina protetta, è quella di lavorare nelle scuole anche attraverso un’azione di informazione preventiva sui rischi del mare, attività già praticata dall’associazione Vincenzo Curtale. Il presidente Roberto Iacampo: «Noi lavoriamo per diffondere la cultura del rispetto del mare, con la sensibilizzazione sulla prevenzione e sulla sicurezza».