"Non andate alla riunione se non il tuo cliente non verrà più a mangiare da voi": È questo il testo di una lettera indirizzata a uno degli animatori del Comitato Partite Iva che a Bosa contestano e si oppongono ai provvedimenti del Comune che per il recupero dei suoi crediti attua ipoteche e fermi amministrativi.

Le missive anonime palesemente ricattatorie ed intimidatorie sarebbero state recapitate a vari esponenti del Comitato, uno dei quali si è rivolto ai Carabinieri della Compagnia di Macomer, che ora indagano su quanto sta avvenendo nella città del Temo.

Accade nel giorno in cui la Giunta Comunale, assente non casuale il solo assessore Tore Fois, ha dato mandato ad un legale, l’avvocato Gianfranco Oppes, del Foro di Sassari, di tutelare gli interessi del Comune rispetto alle accuse riportate dagli organi di stampa dell’ex consulente tributario, l’avvocato Vittorio Delogu, il quale sereno replica: "Mi auguro di essere sentito al più presto da chi indagherà".

Insomma: sindaco ed assessori indossano l’armatura e vanno all’ennesima guerra legale, stavolta contro un consulente che ha deciso di devolvere la sua parcella a sostegno di un artigiano cui il Comune ha ipotecato la casa. Sulle minacce ai titolari di partita IVA il primo cittadino Luigi Mastino commenta: "Negli ultimi mesi viviamo un clima di tensione che mi intristisce e preoccupa e che non è certo dovuto agli amministratori".

Il sindaco ribadisce: "Abbiamo sempre prestato ascolto e mai abbiamo rifiutato il confronto con chi ci critica. Nel caso specifico, mentre ribadisco che io non frequento facebook ed ho più volte invitato i miei assessori a non farlo, apprendo che minacce sarebbero state inviate anonimamente a commercianti ed operatori locali: non posso che condannare questa deriva e ribadire che ognuno risponde di cio che fa, assumendosene piena responsabilità. Ben vengano quindi le indagini dei Carabinieri".
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