Oltre ventimila euro: questo il costo per il Comune di Bosa e, dunque, per i suoi contribuenti, per l’onorario dell’avvocato Diego Lumbau, del Foro di Sassari, cui la Giunta del sindaco Luigi Mastino ha affidato l’incarico di difendere Bosa nella causa promossa dalla società Porto di Bosa srl presso il TAR della Sardegna.

La vicenda giudiziaria presenta già le prime conseguenze economiche per le casse del Comune che vanno ad aggiungersi agli effetti negativi sulla gestione della darsena.

Dopo l’uscita del Comune, il socio privato ha modificato la ragione sociale della società che ha abbandonato lo statuto da spa ed è passata a quello di una srl.

La Regione ritiene che il nuovo sodalizio non abbia più titolo per gestire la darsena e ha revocato quindi le concessioni all’utilizzo delle specchio d'acqua.

Il Comune, dal canto suo, ha ordinato al gestore di rendere il bene.

Ma la società privata che fa capo alla famiglia Molinas si è opposta, ricorrendo al TAR e chiedendo la sospensiva dei provvedimenti che, ad oggi, impediscono alla Porto di Bosa Srl di operare.

Il Comune ha deciso di resistere e di delegare l’avvocato Diego Lumbau alla cura dei suoi interessi nella causa che si annuncia lunga e difficile.
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