Uno sguardo curioso alla costa di Bosa, poi “su entulzu” ha dispiegato le sue ampie ali e col favore delle correnti ha preso il volo per cercare un posto nella colonia. Il grifone è in realtà una lei, si chiama Cristina ed era arrivata qualche mese fa, ferita, nel Centro di recupero della fauna selvatica di Bonassai, gestito dall’Agenzia Regionale Forestas.

Cristina è stata curata e dopo il periodo di cattività che è servito per recuperare le forze ieri è stata rilasciata dall’Agenzia Forestas a Badde Orca, nel territorio comunale di Montresta, in un’area che si affaccia a strapiombo sul mare, lungo la costa occidentale della Sardegna.

Al grifone è stato installato un gps che consentirà di monitorare i suoi spostamenti. L’attività rientra tra le azioni di LIFE Safe for Vultures: finanziato da LIFE 2014-2020, il nuovo Programma per l’ambiente e l’azione per il clima. Il progetto intende assicurare la sopravvivenza a lungo termine della popolazione di grifoni in Sardegna. Il partenariato, di cui è capofila il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, raccoglie l’eredità del progetto LIFE Under Griffon Wings. Oltre a Università di Sassari e Forestas, sono partner del progetto il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, E-Distribuzione e Vulture Conservation Foundation.

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