Gli ulteriori interventi deliberati dalla Giunta Marras per il completamento e la riqualificazione del “Campo Italia”, con un ulteriore  stanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro,  fa ancora una  volta aumentare il livello dello scontro fra le forze politiche bosane Secondo quanto deciso dall’esecutivo Marras, 300 mila euro  arrivano  da un finanziamento regionale già disponibile, mentre il restante un milione e 200 mila euro sarà oggetto di una candidatura al bando nazionale “Sport e Periferie 2025”. 

“Con questi interventi- si legge nella delibera – la Giunta  vuole  consegnare finalmente alla città un impianto sportivo pienamente funzionale, moderno e adeguato alle normative. Il Campo Italia non è solo uno stadio: è uno spazio identitario per i giovani e per lo sport bosano. Le risorse ottenute e quelle che ci auguriamo di ottenere dal bando nazionale rappresentano un’occasione che non possiamo perdere”.

 Il consigliere comunale di minoranza Angelo Masala,  attacca però  frontalmente la scelta dell’amministrazione: «Adesso è arrivata  l’ora di dire pubblicamente basta. Si rischia  ancora  di buttare soldi per un impianto vecchio, non ancora collaudato,che se si fosse realizzato nuovo da un’altra parte, sarebbe sicuramente costato molto meno”. Masala fa notare come il campo Italia abbia “divorato” sino ad oggi  una  vagonata di denaro chiedendo di fermarsi. “ 300 mila  euro della Regione devono bastare per completare questo progetto. Dovrebbero a mio avviso preoccuparsi dare una casa ad altre tante discipline che soffrono  come ad esempio  basket e pallavolo. A Bosa non esiste una palestra degna di questo nome. È uno scandalo, un’umiliazione per tanti atleti e dirigenti sportivi”.

Masala esprime però anche solidarietà alle società calcistiche locali “che hanno dovuto sopportare- spiega- tre anni di disagi, svolgendo le proprie attività lontano dalla città. Come ex presidente del Bosa Calcio capisco bene le difficoltà, ma è ora di dire basta a questi sprechi di denaro pubblico”.

L’assessore ai Lavori Pubblici, Federico Ledda,  che ha ha illustrato in Giunta  i dettagli tecnici del piano evidenzia però i vantaggi. «La delibera approva il documento di indirizzo alla progettazione per il completamento delle tribune, la sistemazione degli spazi esterni e la messa a norma degli spogliatoi. Il primo lotto, finanziato dalla Regione Sardegna, è immediatamente cantierabile. Con la candidatura al bando Sport e Periferie puntiamo a chiudere il cerchio, con interventi strutturati in modo funzionale e progressivo”.

Insomma, esattamente come successo nella passata amministrazione, sul campo Italia continuano a registrarsi frizioni fra maggioranza e minoranza destinate a non finire qui.

 

 

 

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