Gli abitanti di via Azuni a Bosa l’hanno ribattezzato “l’incubo bus”, ma le loro reiterate  proteste nei confronti di quanti potrebbero fare qualcosa non hanno avuto sinora  alcun effetto. E anzi, a detta loro, si è aggiunta la beffa, con la recente  realizzazione di due stalli  per la sosta dei mezzi pubblici.

Insomma una situazione non più  sostenibile per il passaggio giornaliero  e la  sosta di decine e decine di  autobus dell’Arst, che transitano dall’alba fino a notte inoltrata. 

«Problematiche  – evidenzia Flavia Sommo -  che si stanno  accentuando  ora con le alte temperature costringendoci  a tenere le finestre chiuse sia  per la vibrazione dei mezzi, come  per gli odori del gas di scarico». Esasperati, non sanno più a quale santo rivolgersi,  dopo aver bussato nel tempo e  inutilmente a  tante porte:  garante dei diritti del cittadino, amministrazione comunale, servizio di igiene pubblica.

«Con l'arrivo di più autobus tutti in fila e altri mezzi  a due e quattro ruote - evidenzia Giusy Zanza -  nella via si forma una coda interminabile,  automobilisti spazientiti che suonano e sorpassano, passando sopra il marciapiede, con il rischio che vengano  travolti  i pedoni e quanti devono accedere agli appartamenti».

In Comune ben conoscono la situazione e sui problemi segnalati  come sulla tracciatura degli stalli  interviene l’assessore al traffico Marco Naitana.  «Si sta provvedendo alla segnaletica – sottolinea - in  tutte le fermate bus riprendendo  la proposta di progetto presentata dall’Arst al Comune di Bosa  già a giugno 2021. L’attuale amministrazione - chiarisce Naitana -  ha preso atto dell’istituzione delle due piazzole di fermata autobus di linea nella via Azuni, deliberata nel febbraio 2022  con  successiva ordinanza di marzo. Visti gli atti passati e  le interlocuzioni con l’azienda trasporti, si sta procedendo  dunque  al ripristino della segnaletica. Lo spostamento della fermata di via Azuni – piazza Zanetti – aggiunge l’assessore - avrebbe sicuramente un impatto economico di non poco conto sull’azienda, ma questo ci spinge a mantenere comunque sempre attivo il dialogo con essa al fine di trovare soluzioni diverse all’attuale. Questo per il  miglioramento della  viabilità, coniugando  l’esigenza del cittadino con quelle di una di un’azienda che svolge un ruolo di vitale importanza  sul territorio».

I residenti, esasperati,  confermano però la loro richiesta. «Chiediamo con  estrema urgenza – insiste Giusy Zanza -  che si prendano i dovuti provvedimenti per la salute e il benessere delle persone, con lo spostamento in piazza Kennedy, come promesso, del  punto di fermata. Il Comune deve insistere con Arst e Regione perché questo avvenga».

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