La Corte dei Conti ha condannato un ex dipendente Comunale a rifondere poco meno di 40 mila euro per danno erariale.

È il clamoroso epilogo di una vicenda che risale al 2014, quando il Tar della Sardegna condannò il Comune di Bosa per la mancata definizione dell'esproprio di aree di proprietà delle famiglie Sias e Spanu necessarie al completamento dei lavori per la darsena.

Il Comune venne condannato a pagare 280 mila euro oltre all’indennità di occupazione illegittima dal 30 giugno 2008 e fino al 31 dicembre 2013, per un importo di 130 mila euro.

La Corte dei Conti decise di indagare e il Procuratore chiamò in causa il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Eliano Trucchi e il geometra Luciano Baldino.

Secondo la tesi dell'accusa, i due funzionari non avrebbero posto in essere alcuni adempimenti fondamentali per perfezionare nei tempi dovuti gli espropri, esponendo così il Comune a un danno quantificato in 80 mila euro.

Il processo amministrativo è giunto a sentenza: Eliano Trucchi non è stato ritenuto responsabile delle inadempienze che gli venivano contestate e invece stata accertata la responsabilità per danno erariale nei confronti di Luciano Baldino per un importo di 39 mila e 951 euro, maggiorata delle spese.

Si tratta di un giudizio di primo grado, cui la procedura consente di opporre ricorso. L’esecutivo cittadino del sindaco Luigi Mastino, con propria delibera dello scorso 24 febbraio, ha deciso di attuare la sentenza della Corte dei Conti, dando incarico all’area finanziaria del Comune che ora dovrà procedere alla riscossione del credito derivante al Comune dalla sentenza.
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