Con la drammatizzazione della Via Crucis, a metà strada fra fede e richiamo turistico – prevista per il 19 marzo ed organizzata dalle Parrocchie e dalla Consulta Giovanile Bosana con il patrocinio dell’Amministrazione cittadina e gli attori della compagnia Sas Comares, prenderanno il via domenica 20 i Riti della Settimana Santa, che in riva al Temo si svolgono nello scenario unico del Corso Vittorio Emanuele, della via Santa Croce e lungo il fiume.

Epicentro degli eventi, le chiese monumentali della città: la Cattedrale, la Madonna del Carmelo, Santa Croce, l’antico Oratorio del Rosario.

E’ stata intanto superata la paura per il Carmelo i, cui dopo il crollo di calcinacci ha determinato nei giorni scorsi un’ordinanza di chiusura. Ieri è giunto in Comune il via libera della Soprintendenza ai Monumenti e gli operai hanno avviato i lavori per la messa in sicurezza dell’edificio.

I riti della tradizione, dopo la Domenica delle Palme, proseguiranno con la processione detta dei Misteri: si tratta di grandi statue risalenti al 1600, ognuna delle quali viene portata a spalla dalla Confraternita di Santa Croce in una processione che si sviluppa lungo le vie della città, toccando tutte le chiese del centro e le parrocchiali.

Mercoledì 23, alle venti al Carmelo, si svolgerà la settima edizione dell’incontro Stabat Mater, il pianto di Maria e di tutte le Madri, a cura della Confraternita di Santa Croce: ci saranno Maria Giovanna Cherchi ed i cori Su Traggiun Osincu, Su cuncordu Iscanesu, Stella Maris di Magomadas e Santi Cosma e Damiano, di Suni.

Giovedì 24, in cui la Chiesa celebra l’Istituzione dell’Eucarestia, dopo il tramonto sarà possibile visitare i cosiddetti Sepolcri, gli altari in cui viene esposta l’Ostia consacrata.

Venerdì, al mattino, il toccante rito della Crocifissione, dopo una processione dal Carmelo fatta rivivere sull’altare maggiore della Cattedrale dalla Confraternita di Santa Croce che, a sera, sarà protagonista del rito de S’Iscravamentu. Domenica di Pasqua, prima della messa solenne nella Cattedrale,S’Incontru, nel tempio più caro ai bosani.
© Riproduzione riservata