In una estate caldissima e segnata, purtroppo, da tantissimi incendi, è stato fortunatamente  avviato il servizio aereo antincendio  anche nella base operativa di  “Bosa-Santa Maria”, utilissima per una  vasta area della Sardegna centro-occidentale. Cosa che non appariva affatto scontata sino a due settimane fa.

«All'apertura della campagna antincendio, in seguito alle risultanze delle prime gare predisposte dalla Regione per la flotta aerea antincendio - evidenzia l'assessore comunale  alla Protezione Civile Federico Ledda -,  la base di Santa Maria risultava scoperta dal presidio dell'elicottero antincendio.  Non è stata certo una bella notizia sapere che la Planargia  sarebbe rimasta scoperta dal sempre costante servizio dell'elicottero per le operazioni antincendio nel territorio».

«La svolta è  arrivata però  il 1° luglio - aggiunge -  considerato che  è stata bandita dalla Regione la nuova procedura, la quarta, suddivisa in sei lotti rispettivamente per la copertura del servizio aereo antincendio 2024-2026 delle basi di Villasalto, Sorgono, Bosa, Fenosu, Marganai e San Cosimo. Su sei lotti ne sono stati aggiudicati due tra cui il  numero tre  relativo alla base di Bosa per un importo di  quasi 1 milione e mezzo di euro».

Con  l'aggiudicazione del servizio avvenuta poi con determinazione dell'11 luglio, anche quest'anno e fino al 2026, il presidio locale sarà coperto con il servizio elicotteri, al quale fanno capo due professionisti bosani, l'elicotterista Francesco  Biddau  e il supporto  Nicola Mura.  Il servizio prevede, eventualmente, la possibilità di estensione fino al 2029.

«Oltre  alla base area - sottolinea  l'assessore Ledda -  è opportuno mettere in rilievo  il grande lavoro e impegno portato avanti  da  tutte le forze che  compongono la grande macchina  organizzativa del servizio antincendio e che ogni anno garantiscono al nostro territorio il pronto intervento nella lotta al fuoco durante la stagione estiva, tra cui il Corpo di vigilanza ambientale, Forestas, barracelli, Vigili del Fuoco, Croce Rossa e tutto l’apparato della Protezione Civile». 

Apparato  che ha operato alla perfezione domenica scorsa durante il vasto rogo divampato in   località "Monte Alvu". Lo spegnimento,  coordinato dal Corpo forestale di Bosa, è stato supportato dal personale a bordo dell'elicottero proveniente dalla base di Santa Maria mentre per lo spegnimento a terra sono intervenute  due squadre dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Bosa e Tresnuraghes, una squadra dei barracelli di Bosa.

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