L'accordo era chiaro: in cambio della realizzazione del campo base con all'interno un dormitorio per circa quaranta operai, una sala mensa, un'infermeria e vari uffici, in via Berlinguer a Bauladu doveva essere realizzata una cittadella sportiva con all'interno un campo da calcio, uno da tennis e un altro da bocce con anche gli spogliatoi. Per ora però tutto questo è rimasto solo sulla carta: la convenzione approvata in Consiglio comunale ad aprile scorso non è stata rispettata.

Ecco perché il sindaco Ignazio Zara alza la voce e dà un ultimatum alla ditta. La realizzazione di un mega impianto sportivo era il “prezzo” che doveva pagare la Manelli Spa, l'impresa che a Bauladu già da diversi mesi ha iniziato i lavori per la realizzazione della galleria per conto di Rete Ferroviaria Italiana e della Regione: tre chilometri che partiranno da Solarussa per arrivare fino alla parte alta del paese. Un progetto finanziato due anni fa con 124 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

L'impresa tempo fa ha chiesto al Comune di avere in concessione un'area dove poter installare un “campo base”, pagando un canone annuale per tutta la durata dei lavori, 5 anni.

Il sindaco aveva deciso a quel punto di concedere un'enorme area che si trova nella periferia del paese. In cambio nessun affitto: ma un'area sportiva per la comunità.

"I lavori per la realizzazione della galleria sono iniziati già da un pò ma nulla di ciò che prevedeva la convenzione è stato fatto, se non un intervento di ristrutturazione negli spogliatoi - dice Zara - Eppure tutto doveva svolgersi in contemporanea. Lunedì ho inviato alla ditta una nota per avere subito un incontro che è stato programmato per venerdì. O la ditta inizierà subito la realizzazione della cittadella sportiva oppure il campo base da lì dovrà essere smantellato".

Il sindaco Zara non ha mai nascosto di essere contrario al progetto che una volta eletto si è trovato nella scrivania “Ho sempre parlato di rischi ambientali e proprio da pochissimo, durante i lavori, è stata intercettata una falda acquifera. Ma sono stati trovati anche diversi reperti, vasellame di epoca nuragica. Fortunatamente sul posto è sempre presente un'archeologa”. 

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