Bauladu, non commise un furto nella casa in cui lavorava: colf assolta
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Era accusata di aver commesso un furto in una abitazione, con l'aggravante dell'abuso delle relazioni di ospitalità, e di aver utilizzato la tessera bancomat per prelevare 250 euro e pagare la spese di 260 euro in un supermercato. Ma stamattina una quarantottenne di Ghilarza, Nicoletta Corrias, è stata assolta dal gup del Tribunale di Oristano Silvia Palmas, non ha commesso il fatto.
Tutto comincia nel maggio 2014, quando Graziella Atza di Bauladu denuncia ai carabinieri di aver subito il furto della sua tessera bancomat e fa anche il nome del presunto ladro: Nicoletta Corrias, che per tre anni lavorò da lei come collaboratrice domestica, e che conosceva il codice pin del bancomat. Oggi nel corso della discussione con il rito abbreviato il pm Marco Ulzega ha chiesto la condanna a un anno e sei mesi.
Una richiesta contestata dalla difesa che ha invece chiesto l'assoluzione: l'avvocato Luciano Rubattu, che aveva ottenuto l'esame della persona offesa, ha sostenuto la scarsa attendibilità di Atza. Nell'arringa è emerso, inoltre, che l'imputata non era l'unica persona a conoscere il codice pin. Elementi che, evidentemente, hanno convinto il giudice a pronunciare sentenza di assoluzione su entrambi i reati.