Il magistrato di sorveglianza di Cagliari ha dichiarato il non luogo a procedere sul reclamo presentato dall'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti, per quello che ha sempre definito un "isolamento illegittimo" all'interno del carcere di Massama di Oristano.

Secondo il giudice, come riferisce uno degli avvocati di Battisti, Gianfranco Sollai, con il trasferimento nell'istituto di Rossano (Cosenza) lo scorso 14 settembre, non viene ravvisata "nessuna attualità di pregiudizio".

"Leggendo il dispositivo capiamo che evidentemente c'era un pregiudizio visto che i sei mesi di isolamento previsti come pena accessoria alla sua condanna sono terminati il 14 luglio 2019, mentre Battisti è rimasto in tale situazione sino al 13 settembre 2020 - spiega Sollai - ora valuteremo se chiedere un eventuale risarcimento da proporre al giudice civile".

"La situazione del nostro assistito si è aggravata - sottolinea Sollai che segue la difesa dell'ex Pac insieme al milanese Davide Steccanella e al calabrese Maurizio Nucci -, mentre a Oristano la sua ottima condotta ha portato alla decisione sulla liberazione anticipata, a Rossano i rapporti disciplinari sono all'ordine del giorno e anche noi difensori abbiamo difficoltà a comunicare con lui. Insomma - denuncia il legale - sino a questo momento lo Stato si è rivelato vendicativo e noi chiediamo pubblicamente che ci sia l'intervento del Presidente del Consiglio o del Presidente della Repubblica affinché inducano i soggetti che hanno in carico Battisti al rispetto dei principi costituzionali e delle norme ordinarie".

(Unioneonline/F)
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