Da quattro giorni a Samugheo sono tutti col fiato sospeso.

Si aspetta con angoscia e speranza un segnale positivo dal reparto di rianimazione del Brotzu dove da venerdì scorso è ricoverato il dodicenne precipitato dalla scogliera tra Putzu Idu e S’Anea scoada mentre andava in bici insieme al cugino. Le condizioni sono stazionarie, la prognosi resta riservata: i traumi riportati nel volo di oltre otto metri sono piuttosto seri, il bambino è sempre in coma farmacologico e i medici preferiscono non sbilanciarsi. E intanto nel paese tutti mostrano vicinanza alla famiglia del bambino.

"Sono momenti molto delicati – commenta don Alessandro Floris, parroco di Samugheo – tutti ci auguriamo che la situazione migliori al più presto. Conosco bene il ragazzino, l’ho visto crescere e siamo tutti in apprensione per lui".

Domani sera alle 21.30 nella chiesa di San Sebastiano il parroco ha organizzato una veglia di preghiera, a cui parteciperà l’intera comunità.

"Ho pensato a un momento di raccoglimento – va avanti il sacerdote – un incontro di preghiera perché è l’unica cosa che possiamo fare per aiutare il nostro piccolo concittadino".
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