La pazienza dei medici base è finita. Lo hanno messo nero su bianco  ieri pomeriggio a Tramatza, dichiarando lo sciopero  in una infuocata assemblea resa ancora più calda dalle alte  temperature, i circa 100 medici arrivati da tutta la Sardegna e  facenti parte dell’associazione medicina generale costituitasi a febbraio.

L’organismo rappresenta i poco meno di 1000 medici di famiglia operanti nell’intero territorio regionale. Dal dibattito si è levato un  coro unanime per dire chiaro e tondo ai responsabili della politica sanitaria regionale che il tempo delle promesse è abbondantemente esaurito.

«Abbiamo fatto  trascorrere per senso di responsabilità i mesi estivi dove nell’isola c’era un numero elevatissimo di turisti - afferma il presidente dell’associazione Massimo Putzu - ma ora non è più  tempo di aspettare, passiamo ai fatti».

E le idee sulla forma di protesta non sono ovviamente mancate, ma alla fine lo sciopero è stata la formula che ha messo tutti d’accordo. Si seguirà l’esempio di chi è  già andato avanti come il sindacato medici italiani. Luciano Congiu, neo segretario regionale: «Lo Smi ha proclamato lo stato di agitazione dei medici di medicina generale per rispondere all’inerzia della Regione Sardegna e delle Asl. Non è più rinviabile rafforzare la medicina del territorio mentre la Regione latita. Il documento è stato  recapitato anche al presidente della Giunta Cristian Solinas. Domenica 17 settembre - annuncia Congiu - organizzeremo un’assemblea online con tutti i medici che vorranno partecipare».   

All’assemblea ha preso parte anche il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana. «Sono qui a rappresentare i sindaci - ha affermato - condividendo le giuste preoccupazioni di quanto come voi rappresentano le difficoltà quotidiane di operare con serenità garantendo l’assistenza primaria a tutti i cittadini. Siamo in una situazione drammatica per la risoluzione della quale ci vorranno almeno vent’anni». Deiana ha garantito che porterà le rivendicazioni dei medici nell’assemblea dell’Anci che si terrà domani, chiedendo un incontro urgente all’assessore alla Sanità, preceduto da un documento. Dall’assemblea è scaturita ancora  la proposta di prendere parte  alle riunioni in Consiglio regionale dove si sta discutendo il collegato alla legge finanziaria.

«Ci sono  disponibili 50 milioni di euro – afferma il presidente Massimo Putzu -. Si tratta di  fondi definiti già allocati. A detta dell' assessore alla Sanità, mai utilizzati per le problematiche denunciate dall' associazione, note come i punti di Tramatza e  accettati dallo stesso assessore Doria».

Durante l’assemblea è emersa chiara la situazione drammatica e di stress nella quale sono costretti ad operare i  medici. Persone che non fanno ferie da anni, che non trovano sostituti e che sono alle prese con una burocrazia che si fa sempre più pesante. E il futuro si preannuncia drammatico. È stato  stimato infatti che attualmente sono circa 450 i medici mancanti nell’isola per coprire il fabbisogno, mentre di quelli in servizio  almeno la metà ha un’età tale da dover andare in pensione nel giro di qualche anno. 

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