Il condizionale è d’obbligo viste le lungaggini che fino ad ora ne hanno impedito l’esecuzione dei lavori, ma per   la messa in sicurezza dei versanti della strada provinciale numero 35 Bosa - Modolo e l'attuazione del progetto esecutivo si  dovrebbe essere ormai alle battute finali. La questione è infatti al centro della conferenza di servizi del 21 settembre,  chiamata ad acquisire i pareri definitivi, nulla osta ed autorizzazioni sugli interventi da eseguire. 

Esattamente entro 45 giorni da quella data, amministrazioni e uffici coinvolti,  sono chiamati a rendere note le proprie determinazioni relative alla decisione sui pareri tecnici. A quel punto ogni ostacolo dovrebbe essere superato. I soggetti interessati sono l'assessorato regionale agli enti locali,  il servizio tutela del paesaggio della Sardegna centrale, la Soprintendenza archeologica delle Belle Arti della provincia di Oristano, il distretto idrografico della Sardegna, l l’Arpas,  il corpo forestale ,  la Polizia Municipale e l'ufficio tecnico di Bosa, la direzione generale dei lavori pubblici.

Ultimi dettagli insomma, per poter finalmente spendere i 120 mila euro a disposizione del Comune di Bosa per la messa in sicurezza della strada.  Risorse messe a disposizione dalla Regione niente meno che dal 2017, quando la Giunta regionale ha proceduto alla programmazione di nuovi interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e del ripristino di opere pubbliche danneggiate In seguito a calamità naturali, sulla base delle esigenze avanzate dalle amministrazioni  della Planargia.  Era partito allora tutto l'iter della progettazione preliminare, diventata poi  definitiva ed esecutiva,  ma anche della direzione dei lavori che erano stati affidata alla Tecnolav Engineering srl  di Cagliari.

Due anni fa l'approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica e finalmente nel luglio scorso la sovrintendenza archeologica Belle Arti per le province di Oristano e  Sud Sardegna approvava la documentazione di verifica preventiva dell'interesse archeologico, riservandosi  però di esaminare i versanti a seguito della ripulitura.  

L’effettuazione di  analisi geotecniche e geognostiche propedeutiche aveva comportato anche l’istituzione, del  senso unico alternato. Da  evidenziare la complessità dell’iter se si pensa che  sono interessati soltanto alcune centinaia di metri al km 5.  L’avvio degli interventi è stato anche sollecitato dal’assessore ai lavori pubblici Federico Ledda. “Ho chiesto da tempo  di voler procedere con il primo livello progettuale- afferma Ledda-  in maniera da poter avviare celermente i lavori. Un progetto  - spiega Ledda- che ora dovremo poter  concludere dando avvio alle  opere e  liberando il  Comune da uno dei procedimenti bloccati da ormai troppo tempo”.

 

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