Dopo la chiusura dell'ambulatorio da parte del medico di base Giuseppino Canu, il primo cittadino di Aidomaggiore Mariano Salaris, l'unico ad aver presentato una lista nel piccolo borgo del Guilcier, oggi ha scritto all'assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, al direttore generale Ats Sardegna Fulvio Moirano, al direttore dell'Assl di Oristano Mariano Meloni e al presidente dell'Ordine dei medici della Provincia di Oristano Luigi Antonio Sulis.

"Vi scrivo per segnarvi un problema che la notte mi toglie il sonno - esordisce il sindaco nel documento - Il medico del paese che amministro, dottor Giuseppino Canu, ha deciso di non fare più ambulatorio nel paese. Lo ha fatto, a suo dire, perché io sono diventato sindaco. Lo ha fatto a seguito di una accanitissima campagna per l'astensione, condotta all'insegna della diffamazione personale e condita dalla minaccia di un suo abbandono nel caso di una mia vittoria. Uomo di rara coerenza il lunedì successivo, ha svuotato l'ambulatorio delle sue cose e ha abbandonato il paese, lasciandoci tutti nella costernazione".

Salaris quindi prosegue: "Io col dottor Giuseppino Canu non ho mai avuto nulla, ma seppur lui avesse avuto qualcosa con me, niente può giustificare un gesto di questo tipo. Il dottor Canu il dispetto non lo fa a me, lo ha fatto ai suoi assistiti, a coloro che per venticinque anni si sono affidati alle sue cure. Ora, oltre alle mutilazioni di scuola, banca e poste si aggiunge anche l'assistenza sanitaria primaria!".

Il sindaco quindi spiega: "Ho impiegato un po' di tempo per entrare nei meccanismi di funzionamento della medicina di base. Ora ho capito che il dottor Canu può essere sostituito solo da uno degli altri otto medici di base operanti nell'ambito territoriale di Ghilarza, peraltro tutti avanti negli anni, oberati di lavoro e, di fatto, impossibilitati al compito. Mi è stato però assicurato l'inserimento, a breve termine, di almeno altri due nuovi medici di base all'interno dell'ambito. Proprio loro, giovani ed entusiasti del lavoro, sarebbero sicuramente disposti ad assistere la popolazione del mio paese. Il problema è sempre il solito: scorrimento nelle graduatorie, tempi tecnici di approvazione eccetera. Vi chiedo di fare tutto il possibile per velocizzare al massimo i tempi affinchè i miei compaesani possano al più presto ritrovare il loro medico. E io il mio sonno".

Preferisce non commentare il medico, che si limita a sottolineare: "L'assistenza la sto garantendo più di prima, i pazienti non sono abbandonati. Se il sindaco continua a dire falsità mi riservo di intervenire presso la Procura della Repubblica".
© Riproduzione riservata