Pomeriggio di follia oggi nel carcere di Massama.

Un gruppo di detenuti campani in regime di alta sicurezza ha aggredito alcuni agenti di polizia penitenziaria: tre sono finiti all’ospedale San Martino, un quarto è dovuto ricorrere alle cure dell’infermeria dell’istituto.

Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, a fine serata il clima si sarebbe acceso: i reclusi, appartenenti a un clan della camorra, non avrebbero gradito il richiamo al rispetto delle regole, da qui parole grosse fino all’aggressione fisica. Gli agenti sono stati strattonati e schiaffeggiati con violenza tanto da dover ricorrere alle cure mediche.

Dura la condanna della segreteria del Sinappe che sottolinea come questi detenuti siano stati segnalati ripetutamente come «facinorosi che da mesi cercano di sovvertire le regole». 

Il sequestro di telefonini e sim all’interno delle celle ha inasprito il clima, con gli agenti in difficoltà a causa della carenza di organico. Anche il segretario regionale Sappe, Luca Fais condanna l’accaduto. «Sono violenze annunciate in una struttura in cui mancano personale, strumenti di difesa individuale come il taser e un regime di sicurezza proporzionato al tipo di detenuti di alta pericolosità». 

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